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- Sviluppo della filosofia contemporanea -
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- Fichte - mappa.doc
Frei
sein ist nichts, frei verden ist der Himmel
(Fichte),
"essere libero è niente, divenirlo è cosa
celeste".
L'io
non è cosa o fatto, è soprattutto azione. (Fichte)
- Schelling
“La
vera arte […] è un principio interno che dal di
dentro modella verso l’esterno la materia, e con ogni
forza si oppone ad ogni rozzo meccanicismo, ad ogni accumulazione
senza regola della materia dal di fuori.” (Schelling)
Hegel (1770-1831)
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Insieme a Fichte e Schelling, Hegel è esponente (il maggiore)
dell'idealismo tedesco, la corrente filosofica che prende le mosse
da Kant e ne supera le posizioni. L'idealismo hegeliano, che va inquadrato
nell'età della rivoluzione francese e della della Restaurazione,
concepisce la realtà come un organismo o sistema integralmente
razionale.
Il
vero è l'intero
["Das Wahre ist das Ganze"] (Hegel)
Tutto
ciò che è razionale è reale; ciò che
è reale è razionale (Hegel)
Lo
Stato è l'ingresso di Dio nel mondo
(Hegel)
Da
giovane, Hegel ed i suoi compagni di studi, colpiti dalla rivoluzione
francese, piantarono un albero della libertà.
L'albero della libertà era il simbolo della rivoluzione francese.
Veniva piantato dai rivoluzionari, generalmente nelle piazze, per
celebrare i valori cui si ispiravano: la libertà, l'eguaglianza
e la fraternità. Di solito si trattava di un pioppo e la scelta
di tale specie era dovuta al suo nome latino,"populus", che al femminile
voleva dire, appunto, "pioppo", ma al maschile "popolo". A volte invece
si trattava di un semplice palo sormontato dal berretto frigio, altro
simbolo della rivouzione: era infatti un berretto di forma conica
che nell'antica Roma veniva dato dai padroni agli schiavi liberati.

Nell'illustrazione,
tratta da una rivista del 1895, si immagina l'incontro di Hegel con
Napoleone nella città di Jena, che le truppe francesi occuparono
dopo la battaglia del 1806.
Nella
realtà storica, Hegel vide da lontano l'imperatore e scrisse
ad un amico in una lettera: "...l'imperatore - quest'anima
del mondo - l'ho visto uscire a cavallo dalla città, in ricognizione;
è davvero una sensazione singolare vedere un tale individuo
che qui, concentrato in un punto, seduto su un cavallo, spazia sul
mondo e lo domina... questo uomo straordinario che è impossibile
non ammirare".
Con
l'occupazione francese, il filosofo fu costretto a lasciare Jena,
dove insegnava. Ma, come ammiratore della rivoluzione francese, fu
felice di assistere in prima persona all'ingresso in città
di Napoleone, che definì appunto "anima del mondo a cavallo"
[in tedesco: Weltseele zu Pferde], cioè il personaggio
in cui si incarnavano gli ideali di un'intera epoca storica.
Dall'idealismo
al materialismo
Feuerbach (1804-1872) e Marx (1818-1883)
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Feuerbach e Marx
L'influenza di Hegel sui filosofi successivi è stata enorme.
I suoi seguaci immediati vengono distinti in due schieramenti, Destra
e Sinistra hegeliane, a causa delle loro differenti posizioni in tema
di religione e di politica.
In questo contesto emergono Feuerbach e Marx, che rovesciano alcuni
dei capisaldi del pensiero hegeliano, passando dall’idealismo
al materialismo.
Non
è Dio che crea l'uomo a sua immagine e somiglianza, ma
è l'uomo che crea Dio a sua immagine e somiglianza.
“l’ente spirituale a cui l’uomo
attribuisce un rango superiore alla natura […] non è
altro che l’essenza spirituale dell’uomo”
(Feurebach)
"per
poter «fare storia» gli uomini devono essere in grado
di vivere. Ma il vivere implica prima di tutto il mangiare e il
bere, l'abitazione, il vestire e altro ancora. La prima azione
storica è dunque la creazione dei mezzi per soddisfare
questi bisogni" (Marx)

Questa
foto ricorda la Sezione Muratori di Cinisello (Milano),
un’associazione operaia nata nel 1890, che si proponeva di assistere
i propri aderenti in caso di malattia o di infortunio e che condusse
anche attività sindacali per rivendicare aumenti salariali.
I suoi 28 soci mostrano un quadro di Gesù
Cristo e uno di Carlo Marx. Ciò indica come il marxismo abbia
rappresentato per gli operai una sorta di religione che prometteva
la salvezza, l'eguaglianza e l'avvento di un mondo migliore, come
già aveva fatto il cristianesimo.
Immagine
tratta da: http://www.comune.cinisello-balsamo.mi.it/pietre/spip.php?article360
Kierkegaard (1813-1855)
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Tra i maggiori critici di Hegel e precursore del moderno esistenzialismo,
Kierkegaard sviluppa una riflessione il cui cardine è la rivendicazione
dell’importanza del singolo individuo, contro l’onnicomprensivo
e astratto sistema logico hegeliano in cui “tutto ciò
che chiamiamo finito non esiste”.
"Come
la freccia dell'arciere addestrato, quando si allontana dalla corda
dell'arco non si dà riposo prima di arrivare al bersaglio,
così l'uomo è creato da Dio avendo come obiettivo
Dio, e non riesce a trovare riposo se non in Dio." (Kierkegaard)
"Fecisti
nos ad te et inquietum est cor nostrum donec requiescat in te"
(Ci hai
creati per Te [= Dio] e il nostro cuore non ha pace fino a che non
riposi in Te" (S. Agostino)
Schopenhauer (1788-1860)
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La filosofia di Schopenhauer rappresenta, insieme alla filosofia
di Kierkegaard, una delle critiche più accese all’idealismo
hegeliano e getta le basi di molte tematiche che saranno riprese dai
filosofi del '900, come ad esempio, la riflessione sul carattere irrazionale
della realtà (esistenzialismo).
"La
vita e i sogni sono fogli di uno stesso libro. Leggerli in ordine
è vivere, sfogliarli a caso è sognare."
(Schopenhauer)
Comte (1798-1857) e il positivismo
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Fondato dal filosofo francese Auguste Comte nella prima metà
dell’Ottocento, il positivismo è una corrente culturale
caratterizzata dall’esaltazione della scienza come forma conoscitiva
per eccellenza, basata sui fatti e capace di produrre risultati concreti.
Il positivismo avrà molta influenza nella cultura dell’Ottocento
e sarà fecondo di risultati nel senso che promuoverà
lo studio ‘scientifico’ di molti fenomeni.
"Sapere
per prevedere, prevedere per potere."
(Comte)
- Approfondimento:
Aldo Grasso,
Rivalutare Lombroso, sulla figura di un grande studioso
positivista, le cui tesi sono state spesso criticate, ma che
presentano motivi d'interesse.
- Approfondimento:
Enrico Bellone, Le
due culture, sulla infondatezza di una distinzione
tra cultura umanistica e cultura tecnico-scientifica e relativa
superiorità della prima sulla seconda.
Darwin (1809-1882) - PDF

La teoria darwiniana dell'evoluzione delle specie è uno dei
pilastri della biologia moderna e rappresenta una rivoluzione in altri
campi della cultura.
“le
specie non sono state create indipendentemente le une dalle altre,
ma (...) discendono da altre specie e si comportano fra loro come
varietà d’una stessa specie” (Darwin)
Nietzsche (1844-1900)
e la distruzione delle certezze - PDF

Con Nietzsche arriviamo ad una svolta radicale nella storia della
filosofia occidentale. Nella sua opera convivono una violenta critica
distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa
dell'Occidente da Socrate in poi) e un appassionato appello al futuro,
alla creazione di un uomo nuovo capace di affrontare la tragicità
della vita senza bisogno di certezze filosofiche o religiose.
Le sue idee antidemocratiche e l'esaltazione della volontà
di potenza ne favorirono la strumentalizzazione da parte del nazismo.
"La
verità è che la verità cambia."
(Nietzsche)
Freud (1856-1939)
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Agli inizi del ‘900, grazie all’opera del medico austriaco
Sigmund Freud, nasce la psicoanalisi, una disciplina che propone una
nuova interpretazione della vita psichica e delle sue patologie. L’importanza
della psicoanalisi andrà oltre il settore strettamente medico
e influenzerà vari campi della cultura (pittura, letteratura,
ecc.).
"Il
sogno è il tentato appagamento di un desiderio." (Freud)
"Possiamo
senz'altro definire l'educazione un'esortazione a superare il principio
del piacere ed a sostituirlo con quello della realtà."
(Freud)
"L'uomo
primitivo si rese piacevole il lavoro trattandolo come sostituto
ed equivalente delle attività sessuali."
(Freud)
Husserl (1859-1938) e la fenomenologia
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La fenomenologia di Husserl è una delle correnti più importanti
della filosofia del '900. Nasce come risposta alla crisi del positivismo,
cioè a tutto quel movimento di pensiero (Heisenberg, Einstein, Frege,
Freud, ecc.) che a partire dalla fine dell''800 metteva in discussione
l'idea di una conoscenza oggettiva e sottolineava l'ineliminabile
soggettività di ogni nostra esperienza del mondo.
E' ancora possibile - si chiede Husserl - ridare vita all'ideale
di un sapere autenticamente scientifico, universale e oggettivo,
ideale che pare ormai perduto? Il filosofo tedesco sostiene che
è possibile e che per farlo occorre utilizzare il metodo della fenomenologia
(epochè, riduzione eidetica, ecc.).
La
serie di dipinti di Mondrian sull'albero può essere utile a illustrare
il metodo seguito da Husserl per produrre la visione eidetica
o visione d'essenza che consiste nella 'libera variazione'
dei dati fattuali dell'esperienza.
Heidegger
(1889-1976) e la filosofia della crisi - PDF

Allievo ribelle di Husserl, Heidegger è tra i maggiori filosofi
del ‘900. Il suo pensiero è fortemente critico rispetto
alla tarda società industriale. E’ insieme a Sartre,
tra i massimi esponenti dell’esistenzialismo ed è all’origine
della corrente filosofica ermeneutica. Nonostante l’adesione
al nazismo, si può vedere in lui un filosofo che teorizza
il dialogo e la democrazia.
Wittgenstein (1889-1951)
e la filosofia come critica del linguaggio
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"Tutta la filosofia - scrive Wittgenstein - è una critica del linguaggio"
("Alle Philosophie ist sprachkritik"). Per il filosofo austriaco,
considerato tra i maggiori del '900, la filosofia non è che un'attività
di chiarificazione linguistica volta ad eliminare gli pseudo-problemi
che sorgono da un uso distorto del linguaggio. La sua filosofia può
essere considerata perciò una sorta di kantismo in cui il linguaggio
assume grande importanza.
Vengono solitamente distinte due fasi nel suo pensiero. Nella prima,
Wittgenstein sostiene che esiste un unico linguaggio rigoroso: quello
della scienza. Nella seconda, invece, egli dà valore anche
al linguaggio comune, considerato come un insieme di giochi linguistici
dei quali spetta al filosofo chiarire le regole.
Magritte, Ceci n'est pas une pipe (1926)
L'esistenzialismo.
Sartre e Camus - PDF
Sartre con la compagna Simone de Beauvoir. Nella foto
a destra, Albert Camus.
L’esistenzialismo è una corrente filosofica che è
nata in Germania nel primo dopoguerra, come rinascita del pensiero
di Kierkegaard, e che poi si è sviluppata, soprattutto dopo
la seconda guerra mondiale, in Francia e anche in altre nazioni.
In opposizione al sapere sistematico e astratto che caratterizza l’idealismo
e il razionalismo, questo movi-mento filosofico insiste sul valore
specifico dell’esistenza individuale umana, precaria e irripetibile:
la filosofia non è un insieme di dottrine astratte e sistematiche,
ma è il concreto impegno del singolo individuo nella ricerca
del significato e della possibilità della propria esistenza.
In alcuni suoi esponenti, l’esistenzialismo ha un’accentuazione
religiosa (Marcel, Jaspers); in altri, un carattere umanistico e mondano
(Heidegger, Sartre).
Nuovi
modelli di pensiero nel '900
Inderterminazione,
relatività, crisi dei fondamenti della matematica, filosofia
della scienza.
La seconda rivoluzione
scientifica
Bergson http://www.donatoromano.it/appunti/paris10.htm
Bergson http://www.filosofico.net/bergson105.htm
La filosofia
della scienza
Il circolo di Vienna, Popper, Kuhn e Feyerabend - PDF

A partire da Galileo, la scienza occupa una posizione centrale nella
cultura occidentale. Non sorprende quindi che intorno ad essa siano
sorte molte indagini. La filosofia della scienza è appunto quella
branca della filosofia che si propone di studiare la natura, i metodi,
i fondamenti, la validità ed i limiti della scienza.
Uno dei maggiori filosofi della scienza è Karl Popper (foto).
"La
geometria non è vera: è comoda." (H.
Poincaré)
Hanna Arendt: la banalità
del male e il totalitarismo.doc - PDF

Filosofa e studiosa di teoria politica, allieva di Heidegger, fu
costretta a emigrare negli USA per motivi razziali. Ha analizzato
il concetto di totalitarismo (Le origini del totalitarismo, 1951)
e fornito nuove prospettive interpretative sullo sterminio di massa
degli ebrei (La banalità del male, 1963).
Teoria della relatività
e Teoria delle stringhe 
S. Soleri, Introduzione al Tractatus
di Wittgenstein (parte del testo prelevabile online)
Appunti
da un articolo di Galimberti su Heidegger
Appunti
dal libro di Civita, Introduzione alla fenomenologia
Introduzione
alla filosofia del '900
Giorello,
Dizionario in dieci parole per capire il 900 - PDF
Nuovi modelli
di pensiero nel '900
Costruire argomentazioni.
La "nuova retorica" di Perelman e Olbrechts-Tyteca -
PDF

Caim Perelman e Lucie Olbrechts-Tyteca, autori del
Trattato sull'argomentazione. La nuova retorica (1958)
Peirce e il Pragmatismo - PDF

Vasarely
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