Cos'altro c'è da sapere sui fiumi:

• Non tutti i fiumi sboccano nel mare; alcuni confluiscono in altri fiumi e prendono il nome di affluenti oppure sboccano in laghi.
• Il bacino idrografico è rappresentato da tutta la regione che manda ad un fiume le proprie acque.
• Le acque di un fiume sono acque canalizzate perchè scorrono in un ambito circoscritto che è detto alveo o letto.
• L'alveo nelle zone di pianura è limitato lateralmente dagli argini.
• La portata  di un fiume consiste nel volume di acqua che passa attraverso una sezione trasversale nell'unità di tempo. La portata ha la dimensione di un volume diviso il tempo e si misura in m ³ /sec.
• Il delta è il deposito di materiali detritici, generalmente minuti, che si forma in corrispondenza dello sbocco del fiume al mare (d. marino) o a un lago (d. lacustre); ha forma grossolanamente triangolare col vertice a monte e può essere emerso o sommerso.
• La pendenza è data dal rapporto percentuale fra il dislivello superato dal fiume e lo spazio orizzontale corrispondente. Se ad esempio il fiume scende per un dislivello di 15 metri mentre la distanza coperta in orizzontale è di 750 metri, la pendenza risulta: 15m / 750m x 100 = 2 %.
• L'attrito che si esercita sull'acqua in movimento dipende da due fattori: il carico sedimentario, cioè la quantità di materiali solidi trasportati come sabbia argilla, e la forma dell'alveo. Tra portata, pendenza, carico sedimentario e forma dell'alveo esistono complesse e strette relazioni. Ad esempio, all'aumento della portata corrispondono anche un aumento del carico sedimentario e l'aumento della profondità e della larghezza del letto. Non è quindi agevole prevedere quale sarà la variazione di uno dei fattori coinvolti.